Marcel PAGNOL si impegna a far riconoscere suo figlio Jacques Murphy.

«Ho un ragazzo di trent'anni, il mio figlio maggiore, che davanti alla legge è un figlio adultero, cioè maledetto. […] Non ho la pretesa di legittimarlo, perché la legge è fieramente formale. Ma per anni ho cercato un modo per dargli il mio nome. Mi è stato spiegato, al municipio della 16a circoscrizione, che se fosse ebreo la cosa non sarebbe impossibile. »

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Marcel PAGNOL (1895.1974)

Lettera autografa firmata a un ministro.

Tre pagine in-4°. Cagnes. 15 agosto 1960.

 

«Ho un ragazzo di trent'anni, il mio figlio maggiore, che davanti alla legge è un figlio adultero, cioè maledetto. »

Marcel Pagnol si sforza di far sì che il figlio adultero porti il ​​suo cognome.

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“Signor Ministro, mi rivolgo a lei in ricordo di Boulevard Murat. Ho un ragazzo di trent'anni, il mio figlio maggiore, che davanti alla legge è un figlio adultero, cioè maledetto. Prende il nome da sua madre e per questo si chiama Jacques Murphy. Optò per la Francia e prestò servizio militare.

Non ho la pretesa di legittimarlo, perché la legge è fieramente formale. Ma per anni ho cercato un modo per dargli il mio nome. Mi è stato spiegato, al municipio della 16a circoscrizione, che se fosse ebreo la cosa non sarebbe impossibile. Basterebbe che prendesse il nome Pagnol, con il mio consenso e quello di mia moglie. Non si può concedere questo privilegio ad un cristiano? A quale servizio dovrei rivolgermi, sotto la tua egida? La questione è così grave per me che sto pensando di cambiare la nazionalità di mio figlio, in modo che possa prendere il mio nome.

È con disperazione che mi rivolgo a voi , che tuttavia avete molto altro da fare. Ma forse basterebbe solo una tua parola? Per favore, credi nella mia antica ammirazione, che risale alla nostra giovinezza… Marcel Pagnol. »

 

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Separato da Simonne Collin, la sua prima moglie, dalla quale divorziò ufficialmente solo nel 1941, Pagnol incontrò nel 1930 una giovane ballerina inglese di nome Kitty Murphy. Dal loro idillio nasce un figlio, Jacques. Quest'ultimo sarà legalmente autorizzato a portare il nome del padre solo nel luglio 1976, dopo una decisione giudiziaria che annulla l'impossibilità di riconoscere un figlio nato da una relazione adultera. Fu grazie all'applicazione della giurisprudenza legata al patrimonio di Picasso – riconoscendo come eredi legittimi i suoi tre figli adulteri – che Jacques Murphy diventò finalmente Jacques Pagnol, esaudendo così l'antico desiderio del suo defunto padre.

 

 

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