André BRETON – Louis ARAGON – Paul ÉLUARD –

René CHAR – Georges SADOUL – Marcel NOLL

Manoscritto autografo collettivo.

Una pagina in-4° su carta grigio-blu.

Slnd. [intorno al 1930]

 

“I poeti dormono in piedi…”

Prezioso cadavere squisito scritto collettivamente dai fondatori del surrealismo.

Il documento è stato scritto, nell'ordine, da: André Breton (righe 1 e 2), Louis Aragon (righe 3, 4, 5 e 6), Georges Sadoul (righe da 7 a 11), Paul Éluard (righe da 12 a 15), Marcel Noll (linee 16 e 17) e René Char (linee da 18 a 22).

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La mandorla che ha dato origine alle Isole Filippine

Era più verde del mare

Morto

Non è verde

Raccontò a Filippo IV il Bello l'essenza del Neroli

Che aveva appena ricevuto un vaglia per un centinaio di fiori

Difficoltà

Louis Otto Le Hutin

Astragalo

Il Sonetto

Il letto

E tutte le barche alla biglietteria

E ritorno

Quando l'impiegato si attacca all'occhiello

Un faro dove i disertori non si annoiano

Lui – il faro – non c’entra niente

Il suo tutore è sonnambulo

Lui – il guardiano – È meglio

Per riportare questa poesia ad una data successiva

I poeti dormono in piedi

Ah i ristoranti alla moda degli anni

anni bisestili

 

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Tra le tante testimonianze della creatività dei surrealisti, il frutto dei giochi costituisce un materiale che fa luce sul lato intimo della storia del movimento, della sua vita e del suo funzionamento. Al centro di questi giochi ce n’è uno più emblematico degli altri e tramandato ai posteri: il “cadavere squisito”. André Breton colloca la sua invenzione nel 1925 e la sua probabile paternità è attribuita a Jacques Prévert e Yves Tanguy.

Nel Dizionario ridotto del Surrealismo, pubblicato nel 1938, André Breton e Paul Éluard ci danno la seguente definizione: “ CADERE SQUISITO. – Gioco di carte piegate che consiste nel far comporre a più persone una frase o un disegno, senza che nessuna di loro possa tenere conto della o delle collaborazioni precedenti. L'esempio, divenuto classico, che ha dato il nome al gioco, è contenuto nella prima frase così ottenuta: “ Il cadavere squisito berrà il vino nuovo. »

Nel 1929 il surrealismo raggiunse il suo apice e si affermò come movimento artistico e letterario. La fine del 1929 e l'anno 1930 saranno per i surrealisti un periodo ricco di svolte e cambi di direzione, che si aprirà su un periodo in cui ogni membro vivrà la rivoluzione surrealista a modo suo.

Il Secondo Manifesto del Surrealismo fu pubblicato il 15 dicembre 1929. André Breton dichiarò l'esclusione del gruppo surrealista di Robert Desnos, Jacques Prévert, Raymond Queneau... mentre i nuovi arrivati ​​si unirono a lui: René Char, Salvador Dali, Georges Sadoul, René Magritte … Paul Éluard è al fianco di André Breton in questa crisi che spacca in due il movimento.

Un grande malessere scoppiò alla fine del 1930 con il “caso Aragonese”. Accompagnato da Georges Sadoul, Louis Aragon partecipò, in novembre, a Kharkov, al secondo congresso dell'Unione internazionale degli scrittori rivoluzionari: lì si impegnò a sottomettere la sua attività letteraria alle direttive del Partito comunista e firmò un'autocritica del surrealismo. con il quale si dissocia dal Secondo Manifesto del Surrealismo e dalle sue “derive” freudo-trotskiste. La rottura tra i due sarà definitivamente consumata nel 1932.

 

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