Marcel PROUST immagina di fuggire a Cabourg.

“Credo ancora che finirò a Cabourg per la minore fatica. Ma penso che sarà molto imprudente per il lavoro, per la salute, secondo quello che mi dice il mio medico e quello che so bene io stesso, per tutto. »

5.500

Marcel Proust (1871.1922)

Lettera autografa firmata a Georges de Lauris.

Cinque pagine in-12°. Slnd [15 o 16 luglio 1908]

Kolb, volume VIII, pagine 181-182

“Credo ancora che finirò a Cabourg per la minore fatica. Ma penso che sarà molto imprudente per il lavoro, per la salute, secondo quello che mi dice il mio medico e quello che so bene io stesso, per tutto. »

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“Mio caro Georges, ti ringrazio dal profondo del cuore per la tua lettera, mi ha fatto un grande piacere. E questi viaggi da novelli sposi con tuo padre a cui rinnovi il volto dell'universo mi commuovono più di quanto possa dire. Non so ancora nulla dei miei progetti, perché quando ero quasi sul punto di decidere per Cabourg, ho saputo che l'hotel aveva cambiato gestione, personale, e ho calcolato che solo l'hotel mi sarebbe costato almeno novemila franchi per due mesi e Trovo che anche per una cura sia tanto. E poi dovrei iniziare subito a lavorare visto che a fine settembre dovrei partire e poi, è necessario stare in un posto così circondato? Sono arrivato all'età in cui ci viene chiesto di mettere a Figaro una casa di campagna situata su una collina, ecc. e vivrò sempre lì.

Credo ancora che finirò a Cabourg per la minore fatica. Ma penso che sarà molto imprudente per il lavoro, per la salute, secondo quello che mi dice il mio medico e quello che so bene io stesso, per tutto.

Ho consigliato Brès [il dottor Pierre Brès] a innumerevoli persone. Vorrei che tutti potessero apprezzare il loro merito, la loro gentilezza, e poi me ne parlassero come un libro delizioso che qualcuno mi ha consigliato. Abbiamo sempre saputo, io e te, che Fromentin non era proprio “quello che pensa la gente vanitosa” [Voltaire, Edipo, atto IV] . Ma, a giudicare da un breve estratto riportato dai giornali, le lettere pubblicate sulla Revue des 2 Mondes tolgono la maschera piuttosto bella che aveva composto e vediamo... cosa abbiamo intuito. In ogni caso sono orgoglioso della mia intuizione, perché sotto ogni vaga frase accademica dei maestri di un tempo avevo messo un nome proprio. Le lettere riportano lo stesso, che è stato cancellato nei titoli cerimoniali.

Tutto ciò non impedisce che sia per voi una lettura affascinante davanti ai dipinti e molto “raccomandabile” per parlare come i cuochi e il signor de Fénelon. Cordiali saluti, Marcello. I miei rispetti a tuo padre, al quale penso con adorazione ogni volta che lo vedo nella mia mente. »

 

 

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