Federico FELLINI - Lettera firmata a Jean Leymarie

Lettera firmata a Jean Leymarie

 » Non ho potuto nemmeno vedere Balthus, ma ci siamo sentiti al telefono qualche giorno fa. »

Venduto

Federico FELLINI (1920-1993)

Lettera firmata a Jean Leymarie

Due pagine in-4° su carta con relativa intestazione. Busta.

Roma. 15 gennaio 1991.

“Caro Jean, che piacere è il tuo post! Che peccato non esserci incontrati quando tu eri a Roma e io a Venezia. E non ho nemmeno potuto vedere Balthus, ma ci siamo sentiti al telefono qualche giorno fa, e dal suono della sua voce ho avuto l'impressione che sia più vivace, più vitale. Ma è così difficile incontrarsi, caro amico? Da mesi rimandavo un viaggio a Parigi che mi sembrava così necessario, urgente, inevitabile. Ma ovviamente non è stato così, perché mi permetto comunque di cambiare data. L'unico vero motivo per impegnare davvero questo viaggio sarebbe dire a me stesso che devo assolutamente andare a Parigi per vedere il mio amico Jean. E lo farò. Ma se vieni a Roma prima, dimmelo al più presto possibile; a parte il numero di casa mia (6780850) ti do quello di un piccolo studio dove passo allegramente ore senza fare niente: 8442676. Comunque c'è Fiametta, anche lei con un numero: 3224602. Dimmi chiedi cosa cosa farò dopo “La Luna”? anch'io vorrei saperlo! ma per il momento intorno c'è grande silenzio, e poco entusiasmo, e un'immobilità senza rimorsi né imbarazzi. L'unica cosa divertente è che sono sempre seguito da 3 o 4 giapponesi: mi sorridono, mi salutano affettuosamente e mi promettono tutto. Ti darò notizie, caro Jean, ma preferirei parlarti dell'inizio di questa nuova avventura. Per ora vi abbraccio con i sentimenti della vera amicizia. Anche Giuletta vi manda i suoi migliori auguri. A presto, buon anno, buon lavoro e una vita piena di serenità e creatività, il tuo Federico »

 

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