Henri di Toulouse-Lautrec (1864.1901)

Lettera autografa firmata alla nonna e madrina, Léonce Tapié de Céleyran.

Quattro pagine in-12°. 28 dicembre [1886].

Lettera inedita alla Corrispondenza, ed. H. Schimmel, Gallimard, 1992.

 

“Non sto affatto cercando di rigenerare l’arte francese. »

Bella lettera di Lautrec, iniziata in patois, in cui invia gli auguri alla sua madrina, testimoniando le difficoltà che incontra nella realizzazione del suo dipinto.

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“Beneu, beneu, beneu, toutis en mano!” Non verrò in massa, ma da solo, per cercare di recitare la mia parte in questa grande commedia di Capodanno, che trae così grande vantaggio dall'essere interpretata [sic] come una famiglia con schermi al posto delle ali. Mi sono davvero pentito della mancanza, per la prima volta in 4 anni, di tutti i pastori e le pastorelle. Soprattutto perché non sto affatto cercando di rigenerare l'arte francese . Faccio fatica con sfortunati fogli di carta che non mi hanno fatto nulla e sui quali non faccio nulla di buono. Spero che le cose migliorino prima o poi. tempo perché sono pietoso!

I Pascal vengono da noi e anche Louis [suo cugino Louis Pascal, di cui dipinse un ritratto nel 1891, conservato al museo di Albi]. Avevo paura che suo padre stesse facendo un po' il Bogeyman per punirlo per un fallimento che questa volta cercò di evitare al meglio delle sue possibilità.

Drelin Drelin, ecco che arriva lo spettro di Percy. Ti bacio e ti offro tutti gli auguri di felice anno nuovo che ho nella mia lista dei desideri. Per favore, sii il mio ambasciatore presso lo zio Amédée di zia Alice e tutti i cugini e tutti gli Armandine [Armandine d'Alichoux de Sénégra]. Di' a questi ultimi che scriverò soprattutto a loro. Ti bacio molto, molto forte. Il tuo figlioccio e nipote H. de Toulouse Lautrec.»

 

 

 

 

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