Eugène Delacroix (1798.1863)

Lettera autografa firmata al critico d'arte Jules-Joseph Arnoux.

Due pagine da ½ pollici-8°.

Champrosay. Domenica mattina (senza data)

 

"Mi si è presentato uno scrupolo al quale non avevo pensato."

Lunga lettera di Delacroix, scomoda e condivisa tra i suoi due amici critici delle Belle Arti.

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«Mio caro Arnoux, perdonami il ritardo di questa lettera. Da quando ti ho visto mi sono trovato in un continuo andirivieni. Mi si presentò uno scrupolo al quale non avevo pensato. Nel primo momento e quando ci siamo visti a malapena e me ne pento ancora di più perché forse avresti potuto toglierlo proprio in quel momento. obblighi molto grandi nei confronti di [Théophile] È quindi assolutamente necessario che mi assicuri che rinunci a scrivere articoli di belle arti sul giornale. Sarebbe qualcosa di odioso da parte mia contribuire a rimettere qualcuno al suo posto, a patto che non rinunci al proprio diritto di far parte della redazione. Forse potresti ottenere informazioni specifiche da uno dei suoi amici più cari, poiché è probabile che, nelle circostanze in cui si trova, debba essere difficile contattarlo. Mi vedi forse più turbato di quanto sarai tu stesso per la difficoltà che ti espongo. Lo attribuisco soltanto, mio ​​caro Arnoux, a un sentimento che al mio posto approveresti. Non credere che mi costi minimamente sostenerti con il signor Véron. Senza essere legato specificatamente a lui, mi trovo nella posizione di chiedergli con la massima facilità una gentilezza di questo genere. Cerca quindi di informarti il ​​prima possibile e di rispondere allo stesso modo al signor Eugène Delacroix a Champrosay Seine et Oise. Ti mando mille amicizie devote e nuove espressioni. Uffa. Delacroix. »

 

 

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