Alfred de VIGNY (1797.1863)

Lettera autografa firmata all'amico dottor Montalembert.

Quattro pagine in-8°. Iscrizione del tipografo al 4° foglio .

[Maine-Giraud] 23 ottobre 1848.

“Mi rifiuto di cominciare sempre col ringraziarla, caro Dottore, perché sarebbe continuo come la sua buona grazia è in ogni cosa. Il mio caro paziente non è più malato. La limonata ha servito perfettamente al suo scopo. Abbiamo avuto anche una singolare sorpresa; ci hai lasciato un vasetto nel quale credevi che riposassero inerti dieci sanguisughe. Lydia aveva battiti cardiaci violenti e soffocava; Il signor Delafones ritiene utile usarli, apriamo, sono tre – Per fortuna ne erano rimasti altri. Il Manuel, secondo la sua abitudine, consegnò a casa mia tutto ciò che era superfluo, ma il necessario lo conservò bene e ci diede il gesso ben preparato solo il giorno dopo il giorno in cui era utile. Non importa, tutto questo è dimenticato e tutto ciò che resta a Lydia è l'estrema debolezza che le impedisce di restare fuori dal letto per più di un'ora. Ha ancora male al fegato ed io aspetto con impazienza l'acqua Vichy che mi avete gentilmente chiesto. Nel frattempo, per favore, mandami altre sei bottiglie di acqua Seltzer per me. Credi che esista un fumatore ad Angoulême capace di rimediare alla sofferenza che mi provoca il camino del mio ufficio? I tubi e i mattoni erano inutili, il coccio Blanzac è esaurito e vorrei evitare di venire ai fornelli. Non lasciarti scoraggiare dagli arazzi. Se me ne trovi uno ti darò il mio voto per essere Presidente della Repubblica (…) Ringrazia il tuo gentile amico per avermi inviato questi due Machiavelli – vorrei sapere da lui, tramite te, se ha in suo possesso in biblioteca le lettere da Washington pubblicate da M. Guizot qualche anno fa, è una traduzione che aveva fatto con molta cura. Vorrei averlo qui. Ho riposto i libri che mi hanno prestato in una biblioteca privata e potete star certi del perfetto stato di conservazione in cui li riconsegnerò….”

 

Il Manoir de Maine-Giraud risale al XVI secolo. Appartenne ad Alfred de Vigny dal 1827 fino alla sua morte

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