José-Maria de HEREDIA (1842-1905)

Poesia autografa firmata – Artemide.

Una pagina in-4° in inchiostro nero.

Slnd.

Bellissimo sonetto che offre numerose variazioni rispetto a quello pubblicato nella sua raccolta Les Trophées , nel 1893.

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Artemide

 

L'odore acre del bosco che sale da ogni parte,
Cacciatrice, ti ha dilatato le narici,
E, nella tua energia verginale e virile,
Gettando indietro i capelli, te ne vai!

E tutto il giorno fai risuonare Ortigia,

Dal folle ruggito dei rauchi leopardi
e balzavano attraverso l'ansimante orgia
dei grandi cani sventrati nell'erba rossa sparsa.

E ancor più piace a te, Dea!
lascia che la spina lacera e il dente o l'artiglio affondino
nelle tue braccia gloriose che il ferro ha vendicato;

Perché il tuo cuore vuole assaporare questa crudele dolcezza
Per mescolare nei tuoi giochi una porpora immortale
Con l'orribile e nero sangue dei mostri uccisi.

 

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Considerato uno dei più illustri rappresentanti del Parnaso, Heredia pubblicò, con Lemerre, nel 1893, il suo capolavoro poetico: Les Trophées .

Composta quasi esclusivamente da sonetti, la raccolta è articolata in diverse evocazioni sull'Antichità, sulla Storia, sulle Mitologie e sulle Leggende.

La raccolta riscosse un notevole successo, rendendo l'opera uno degli ultimi apici della poesia parnassiana.

 

 

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