Gabrièle BUFFET-PICABIA  (1881-1985)

Lettera autografa firmata.

Due pagine in-8° su carta blu. Slnd.

“Caro Maurice, non sgridarmi – non sono scomparso, non sono nemmeno partito da Parigi ed ero molto malato, con un esame generalizzato che mi ha causato molto dolore – ma ho il telefono staccato: la gente che vive qui intorno mi ha dato una fattura di 15.000 franchi che al momento non posso pagare; devi prima vivere , ma ora tutto è migliore. Jeannine lavora come infermiera notturna. Marie sta chiaramente meglio e ha dei comandi – ma rimane terribilmente nervosa, permalosa, insopportabile! Lei è ancora in convento – quanto a me, sono ancora alle prese con i miei affari americani e sono stanco! convocato alla polizia con il dottore Questo confronto è stato piuttosto comico!!! Credo che sia tutto organizzato così - ho preso contatto con il sostituto del signor Arrighi che è a conoscenza della cosa e vedrò quest'ultimo al suo ritorno a settembre per ringraziarlo dell'intervento - non lo farò non l'ho fatto ti avverto pensando che fossi in crociera da qualche parte ma visto che sei a Parigi, sarò molto felice di vederti – mille cordiali auguri e grazie di tutto - G. Buffet Picabia»

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