François Mitterrand (1916.1996)

Lettera autografa firmata a Marie-Louise Terrasse, detta Catherine Langeais.

Due pagine in 4°. [Fort d'Ivry]. 22 novembre 1938.

 

“La felicità non deve diventare la nostra ragion d’essere: Amore e non felicità.

Preferirei soffrire tutta la vita e amarti piuttosto che vivere senza dolore e non amarti più. »

In pieno servizio militare, Mitterand gli confida il suo amore.

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“Mio carissimo, sono appena tornato dalla mensa dove ho affogato la mia tristezza (di non averti visto) nel vino! State tranquilli: solo un bicchiere, avendo rifiutato di berne di più a causa dei danni dell'alcolismo: cretinismo, rachitismo, debolezza prematura e senilità precoce! Questa mattina abbiamo fatto il piccolo giro programmato, armati ed equipaggiati sul piede di guerra. Villejuif, Gargan, Chevilly, Vitry, L'Haÿ-les-Roses, ho camminato per le loro strade senza indugiare, una lattina al fianco, un tascapane sulle spalle e la baionetta perduta tra le pieghe del cappotto. Ho visto sorgere il sole e le case di periferia svegliarsi nella luce: le loro facciate lebbrose sembravano sorprese da tanta festa. Ho bevuto acqua fresca “a la regalade” e ho cantato La Madelon. E poi, ho avuto il tempo di sognare al ritmo dei miei passi : ho immaginato una Béatrice con il suo cane, ancora addormentata tra le sue bambole, pesante di sonno, ma ancora con una freschezza di pesca, quella pesca di cui non posso poi perdere il sapore . Bambina mia che adoro, come vorrei che tu fossi sempre con me come eri ieri: la mia fidanzata tutta per me, di cui ho sentito l'accordo totale, perfettamente unita a tutto ciò che desidero.

Questa mattina ho ricevuto la tua lettera, della quale sono rimasto molto contento. Mi ha dimostrato, ancora una volta, il tuo amore e un amore a cui tengo più di ogni altra cosa al mondo. Miei cari, tutto è molto semplice quando vi amate. Non hai sentito una semplicità sovrana tra noi mentre parlavamo, mentre eravamo totalmente insieme, durante quei minuti troppo veloci che abbiamo vissuto ieri sera?

Domani ho intenzione di vederti all'ora stabilita. Probabilmente il mio permesso verrà firmato. Quindi probabilmente alle 16 e comunque sicuramente alle 18-18.15. Non sprechiamo questi momenti che possiamo vivere insieme. Potrebbe non essere sempre così fino al giorno in cui saremo per sempre .

Tanto per cominciare, probabilmente verrò colpito da un sacco di malattie alla fine di questa settimana. Potremmo essere arrestati anche sabato, a causa degli scioperi che potrebbero aver luogo. Bene, vedremo. Sicuri del nostro amore, se qualsiasi separazione è dura, sappiamo che non scuote in alcun modo i nostri sentimenti. La nostra felicità, mia amata, è vivere insieme. Ma la felicità non deve diventare la nostra ragione d’essere: Amore e non felicità. Preferirei soffrire tutta la vita e amarti piuttosto che vivere senza dolore e non amarti più.

Bambina mia, sto finendo queste righe a tutta velocità, mi viene chiesto un ponte. Poiché sono assente tutte le sere, non voglio mostrare cattiveria questa sera. Mi dà un po' fastidio! Perché il mio unico piacere è averti vicino a me, ricreare la tua presenza. Mia carissima, mia adorata bambina, ascoltami: ti dico che ti adoro, come ti ho sussurrato ieri così vicino a te. Buonanotte Marie-Louise, tesoro. Ti amo. Francesco

Se per una straordinaria coincidenza non vi vedessi domani: sarà giovedì alle 18.00-18.15, ma questa coincidenza non accadrà! »

 

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Catherine Langeais (1923.1998), il cui vero nome è Marie-Louise Terrasse, conobbe François Mitterrand il 28 gennaio 1938, durante il ballo dell'École Normale Supérieure, con il quale, sebbene avesse solo 15 anni, si fidanzò. Mitterrand scrisse più di 300 lettere alla donna che soprannominò Zou.

 

 

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