Emil CIORAN (1911.1995)

Manoscritto autografo.

Una pagina ½ grande in-4°. Slnd

“Tutto non ha un significato ma un simulacro di significato. »

Prima bozza di manoscritto del filosofo rumeno che sviluppa il concetto dell'uomo non ingannato che riprenderà in Sullo svantaggio di nascere.

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Alla radio tedesca il sacerdote ha detto questa mattina Im leben alles hat einen sinn: nella vita tutto ha un senso. Ma possiamo altrettanto facilmente [pensare] che non tutto ce l’abbia. Da vicino, tutto sembra infatti investito di un certo significato; da lontano questo significato evapora – lontano nello spazio e nel tempo. Ecco perché ogni evento passato ci sembra necessario, perché accaduto, e gratuito, perché non ne percepiamo più l'urgenza. Potrebbe anche non essersi verificato. La necessità che l'ha originata ci appare, con distanza, arbitraria e perfino illusoria.

Dal punto di vista della conoscenza superiore – tutto non ha un significato ma un simulacro di significato , perché l'ignoranza è attribuire a qualsiasi cosa un significato intrinseco. E possiamo convivere lo stesso con questi simulacri. Ma l'uomo totalmente liberato sarebbe quello che potrebbe farne a meno , che riuscirebbe a vivere negando che il significato sia immanente a qualsiasi cosa. Intravediamo la possibilità di una tale esistenza, che è, fino a un certo punto, quella di ogni mente non ingannata. Ma c'è un intervallo tra chi non è ingannato e chi è liberato: il primo è il prodotto della disillusione, il secondo dell'approfondimento spirituale. Entrambi sono superiori alle cose ma si trovano a livelli spirituali diversi: non salgono sugli stessi gradi e non sperimentano le stesse altitudini. Viene liberato il rimorso di chi non è stato ingannato, che si rimprovererà sempre di aver optato per la via facile .

 Il non ingannato è colui che ha capito tutto. Senza trarne conseguenze spirituali. Il liberato è colui che, avendo compreso anche la svolta, è arrivato al termine di questa rivelazione che svuota il tempo del suo contenuto illusorio. Il non ingannato è, se si vuole, un Buddha dilettante, un esteta. Un Buddha che troverebbe un certo piacere nello sminuirsi, nel calunniarsi; un Buddha che rimane nel mondo, un illuminato che infesta il bivio. »

 

 

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