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DAVID D'ANGERS e le statue di Molière e Giovanna d'Arco.

Lettera autografa firmata.

Bellissima lettera dello scultore sulle statue di Molière e Giovanna d'Arco presentate al Salon del 1851.

La statua che, secondo me, merita la vostra prima attenzione è quella di Molière...

Venduto

Pierre-Jean DAVID D'ANGERS (1788.1856)

Lettera autografa firmata.

Una grande pagina in-4°. Parigi, 19 maggio 1851.

Bellissima lettera dello scultore sulle statue di Molière e Giovanna d'Arco presentate al Salon del 1851.

“Signor Direttore, la statua che secondo me merita di attirare per prima la sua attenzione è quella di Molière. Poi quello di Jeanne Hachette, poi quello di Giovanna d'Arco. La statua di un marinaio del signor Corporandi presenta un aspetto scultoreo molto adatto. Voglia accettare, Signore, Direttore, l'assicurazione della mia più distinta considerazione. Davide d'Angers. »

Il lavoro di David d'Angers è considerevole. Si contano ben sessantotto statue e statuette, una cinquantina di bassorilievi, un centinaio di busti e più di cinquecento medaglioni. Dei cento busti, vale la pena citare: Victor Hugo, La Fayette, Goethe, Vigny, Lamartine, Béranger, Musset, Arago, Balzac, Chateaubriand , Paganini… Per le statue è autore di Talma (Comédie Française), Corneille (Rouen), Racine (La Ferté Milon), Gutenberg (Parigi; Strasburgo)), Thomas Jefferson (Washington)…

Nel 1830 ricevette l'incarico per il frontone del Pantheon che completò nel 1837, difendendo regolarmente le sue visioni artistiche, nonostante le ingiunzioni dei leader amministrativi e politici. L'inaugurazione ebbe luogo nel settembre 1837, senza David d'Angers, senza invito. Tra le opere monumentali è da citare anche l'Arco di Trionfo di Marsiglia, con tre bassorilievi e decorazioni varie (trofei, fama, ecc.)

Durante la Rivoluzione del 1848, fu nominato sindaco dell'11° arrondissement di Parigi e poi eletto deputato del dipartimento del Maine et Loire. Fa parte dell'Assemblea Costituente e difende l'esistenza della Scuola di Belle Arti e dell'Accademia di Francia a Roma. Si oppone alla distruzione della Cappella Espiatoria e alla rimozione di due statue dall'Arco di Trionfo ( Resistenza e Pace di Antoine Etex). Votò anche contro il processo di Louis Blanc, contro i crediti della spedizione romana, per l'abolizione della pena di morte, per il diritto al lavoro, per l'amnistia generale. Nel 1851, all'ascesa di Napoleone III, fu arrestato e condannato all'esilio. Sceglie il Belgio e poi si reca in Grecia.

 

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