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Una delle ultime lettere di COLETTE da Monaco. 1954.
« … uno dei peggiori giorni di scrittura che abbia mai sopportato... »
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« … uno dei peggiori giorni di scrittura che abbia mai sopportato... »
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Sidonie Gabrielle Colette detta COLETTE (1873.1954)
Lettera autografa firmata alla sua amica Elvire Choureau, detta “Boss”.
Quattro pagine in-8° su carta intestata dell'Hôtel de Paris di Monaco.
[Monaco. 27 febbraio 1954, secondo il timbro postale].
« … uno dei peggiori giorni di scrittura che abbia mai sopportato... »
Al termine di una corrispondenza durata più di dieci anni, Colette scrive un'ultima e commovente lettera alla sua amica. Morì cinque mesi dopo a Parigi.
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“ Dimmi, caro, è avventurina? Se non è avventurina, non so che nome dare a questo cristallo qui inquieto, ulteriormente limpido, e che sfida uno dei giorni peggiori di cattiva scrittura che ho sopportato. Vorrei che tu credessi che i miei vari reumatismi stanno migliorando, e che merito di mettermi al collo una di queste collane (Indo, credo?) che ho tanto amato, che, sento, amerò ancora. Il tuo, caro, è il più attraente. Rosa e viola allo stesso tempo, e dotato di un ciondolo che è un frutto ghiacciato. Mia cara, non devi essere troppo gentile con me. Mi preoccupo troppo di tutto ciò che mi interessa. Non potrei fare a meno di te per altri cinque minuti. Già, Monte-Carlo è adornata di troppi incanti, tra i quali includo il maestrale che si alza presto questa mattina, fa freddo, ha un buon profumo, culla le palme, ci regala un bordo azzurro, verde e bianco schiuma. Il successo di Gigi ci rende molto felici. La nostra ingenuità non è così lontana. Maurice è ancora più affascinante che a Parigi... Cara Edwige, oggi non voglio scrivere a nessuno tranne che a te. Nel cavo del tuo orecchio sussurro una confessione che devi accettare, sei una persona davvero formidabile. Ci sono alcuni accordi: il suono della voce, il volto, il tremore delle mani e come chiamare un certo sguardo, uno sguardo vittorioso che non smette mai di conquistarmi. E' così. Cosa fare lì? Baciami, Edwige! La tua Coletta. Maurice è tutto tuo amico. Scusate il mio triste scritto. »
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Elvire Choureau (1892.1986) – fondatrice della libreria L'Artisan du livre, che gestì per più di cinquant'anni – conobbe Colette all'alba della seconda guerra mondiale. I due amici non si lasciarono fino alla morte di quest'ultimo.
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