Jean COCTEAU – Manoscritto illustrato – Saggio di critica indiretta. 1932.

Magnifico manoscritto funzionante, prima stesura, in scrittura molto fitta, ed illustrato con due profili di uomini e due falli eretti.

3.000

Jean Cocteau (1889.1963)

Manoscritto autografo illustrato – Saggio di critica indiretta

Quattro pagine grandi in-4° a matita

Senza luogo né data. [1932]

 

Magnifico manoscritto funzionante, prima stesura, in scrittura molto fitta, ed illustrato con due profili di uomini e due falli eretti. Numerose variazioni rispetto al testo di questa critica finalmente pubblicata da Grasset nel 1932.

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A Bin-Hounien, Seabrook vide le piccole principesse negre impalate sulle spade dei giocolieri. […] Se per secoli, invece di guardare al monocolo di Bourget, alla psicologia o ai rapporti tra gli uomini, l’Europa avesse guardato, come questi neri, alla chimica profonda, ai rapporti tra loro dei fluidi e degli atomi, magari trafiggendo la carne con una sciabola e non disorganizzarlo più di quanto non lo facciano il mercurio o l'acqua ci sembrerebbe naturale poiché questo metodo permette ai drammaturghi di finire bene, le ferite morali di guarire sotto l'influenza di un sorriso.

Le donnine nere che escono intatte dal recinto, dopo essere state trafitte fino in fondo, non sono altro che l'esito felice di un disordine organico, un conflitto della carne che si risolve, invece dell'esito di un disordine superficiale della organismo. 

Sottolineo, di sfuggita, la parte più divertente. L'uomo resta incredulo e tuttavia considera spregevole questo disturbo fisico. Non si stupisce che un disordine che trova profondo e nobile non lasci traccia. Vedove consolate, ecc.

Le cattive notizie ci danno ittero, neurite. Alla Salpêtrière provochiamo le stimmate. Un grande drammaturgo negro (il giocoliere) mostra un corpo addormentato – 1° atto – Disturba i suoi elementi – 2° atto – Rimette in ordine i suoi elementi – 3° atto. Risultato.

È curioso che l'Europa non sappia che possiamo addormentare gli spiriti di cui è fatto l'uomo e la sua mente.

La verità di tutto questo è che l’europeo pone il suo corpo molto in alto e recita con Jules Lemaitre questa preghiera disgustosa: “Mio Dio, preservami dalla sofferenza fisica; per la sofferenza morale me ne occupo io. »

Gli orientali, i neri, sopportano i supplizi perché, tra loro, la forza dell'anima controlla anche la forma dell'anima, cioè il corpo. Gli Aissaoua che danzano pugnalati, i fachiri sepolti, trafitti da aghi, dimostrano la forza d'animo orientale. La nostra smania di comprensione ci permette di dormire solo con un occhio aperto. Ma è tutta questione di sonno. Sonno delle piante, degli animali, dei fachiri, del Voodoo.

La Principessa di San Dei dorme, ma dorme dentro e fuori. La sciabola che l'attraversa attraversa mille piccoli dormienti che non lo sanno, che si scostano e che ritornano al loro posto originario senza accorgersi di nulla.

 

 

 

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