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Colette e le sue preoccupazioni durante la Prima Guerra Mondiale.
“A questo, caro amico, serve un Jouvenel che tu conosci, quindi non devo parlarti di lui.
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“A questo, caro amico, serve un Jouvenel che tu conosci, quindi non devo parlarti di lui.
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Sidonie Gabrielle Colette detta COLETTE (1873.1954)
Lettera autografa firmata a Philippe Berthelot.
Due pagine in-4° su carta blu. Slnd [1914 o 1915].
“A questo, caro amico, serve il Jouvenel. »
Colette si preoccupa con Berthelot per la situazione di suo marito, Henry de Jouvenel, durante la prima guerra mondiale.
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“Caro amico, mi hai dato buone parole tramite Decourcelle quando sei partito ieri. Ho avuto la notizia dell'arrivo di Sidi ieri sera e voglio raccontarvi l'essenziale, affinché lo sappiate e lo diciate. Accompagnato da Lémery verso una “destinazione sconosciuta”, apprende durante il viaggio che sarebbe diretto a Vailly, nella Champagne. Lémery dovette lasciarlo, più lontano di Vailly, su un sentiero del tutto impraticabile, dove Jouvenel, portando il resto dei suoi bagagli e guidato da un soldato, fu portato nel luogo scelto da Jeanneney .
È un posto che quando esisteva si chiamava Maison-Rouge. È stato distrutto e non è rimasto nulla in piedi. Così Jouvenel è stato portato nell'unico alloggio abitato e in cui abiterà d'ora in poi: il budello. Non ho il suo indirizzo postale. Gli amici mi hanno telefonato con questa informazione. Questo, caro amico, è ciò per cui usiamo un Jouvenel – chi conosci, quindi non devo parlarti di lui.
Aggiungo che la commissione d'inchiesta (o di controllo, non so più?) lo ha ritenuto, per età e per precedenti di servizio, inattaccabile. Ti ringrazio per essere nostro amico e firmo la tua amica Colette de Jouvenel. »
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Henry Lémery (1874-1972) fu molto vicino a Henry de Jouvenel fin dai suoi anni da studente e dall'affare Dreyfus. “Nel 1917-1918, Lémery, collega di Jules Jeanneney al governo, venne a perorare con lui la causa di Henry de Jouvenel che si mobilitò a Parigi, presso la celebre Maison de la Presse, quando si parlava di mandarlo al fronte. Fu accolto molto male e Jouvenel se ne andò” (Jean-Noël Jeanneney).
Infatti, Lémery era stato nominato nel novembre 1917 sottosegretario di Stato ai Trasporti nel governo di Georges Clemenceau (il primo Martinicano a occupare una carica in un governo francese). Ma, in quella data, Jouvenel era tornata dal fronte: la lettera risale probabilmente all'inizio della guerra, quando il marito fu inviato a Verdun.
(Dal marzo 1917, Jules Jeanneney fece parte della Commissione di controllo della manodopera incaricata di risolvere i casi di agguati e di inviarli al fronte.)
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