Carlo MAURRAS (1868-1952)

Lettera autografa firmata ad un collega.

Quattro pagine in-8°. 2 maggio 1939.

Bella lettera sulla preparazione del suo discorso di accettazione all'Académie Française.

“Signore e caro collega, potete immaginare cosa cancello, copio, riscrivo e ricopia da questa grande opera ? Sono molto confuso (…) sensibile come quello di Henri Bordeaux, che ha avuto l'eroismo di mettersi all'opera per primo, in questa risposta! (…) Comunque vado avanti (…) Spero di finire completamente entro pochi giorni (…) non mi sembra di aver offeso le convenzioni e cerco comunque di dire tutto ciò che vedo qualcosa di vero, qualcosa di forte , qualcosa di suggestivo nei pensieri e nelle azioni del mio predecessore (…) Contate dunque, vi prego, signore e caro collega, sul mio desiderio di affrettarmi, anzitutto, per rispondere al grande onore che mi ha fatto l'Accademia …”

Maurras fu ricevuto all'Accademia l'8 giugno 1939 da Henry Bordeaux, sulla cattedra 16, succedendo all'avvocato Henri Robert.

Salutando l'arrivo al potere del maresciallo Pétain come "una sorpresa divina ", divenne, durante l'Occupazione, l'apologista del governo di Vichy e l'ispiratore della politica di Collaborazione. Condannato nel 1945 dall'Alta Corte di Giustizia di Lione all'ergastolo e al degrado nazionale, fu internato a Riom, poi a Clairvaux.

La sua condanna comporta automaticamente l'allontanamento dall'Accademia (articolo 21 dell'ordinanza del 26 dicembre 1944); fu infatti deciso, nella seduta del 1° febbraio 1945 , che la poltrona di Maurras sarebbe stata dichiarata vacante, senza votare la sua destituzione. Così, Charles Maurras, come il maresciallo Pétain, fu sostituito sotto la Cupola solo dopo la sua morte.

 

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